Cometa dice no alle armi


Dall’Africa all’Europa, dall’America all’Asia, sono più di 30 le guerre che in questo momento infiammano il mondo.

Situazioni di conflitto che mettono a rischio il futuro delle comunità e in cui l’ultima parola viene troppo spesso affidata alle armi.

Proprio quello degli armamenti è un altro fronte di attività del Fondo Cometa che, insieme alla sua opera di sensibilizzazione rispetto ai temi del cambiamento climatico e del lavoro minorile, di cui abbiamo parlato nei numeri precedenti, porta avanti anche qui il proprio impegno per un investimento responsabile e sostenibile.

Forte della consapevolezza, sempre più diffusa nel mondo finanziario e previdenziale, che l’operare sui mercati e la gestione responsabile dei risparmi degli aderenti vadano di pari passo con l’importanza di contribuire a un futuro migliore e più sereno.

In particolare, Cometa effettua periodiche analisi dei propri portafogli di investimento per assicurarsi che non siano presenti imprese coinvolte nella produzione armamenti quali le bombe a grappolo, bandite dalla Convenzione di Oslo del 2008, e le mine antiuomo, bandite dalla Convenzione di Ottawa del 1999.

Non solo: nel 2015 il Fondo ha anche adottato una black list delle imprese coinvolte nella produzione di questi armamenti controversi pubblicata da Ethix SRI Advisory, agenzia di rating belga, tra i mercati più avanzati e virtuosi in questo campo.

Così, attraverso uno screening costante degli investimenti e l’esclusione delle società impegnate in questo business, Cometa fa in modo che i tuoi risparmi siano maggiormente tutelati anche da tutte le possibili criticità che potrebbero altrimenti derivarne.

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