Cometa: i risultati di
gestione del 2022


Il Consiglio di Amministrazione di Cometa ha ratificato i rendimenti ottenuti dai comparti nel 2022.

Un anno turbolento, ma è al lungo periodo che occorre guardare

Il complesso scenario economico e geopolitico, segnato in primis dalla guerra tra Russia e Ucraina, ha condizionato in ampia misura i mercati finanziari nel corso del 2022, con ripercussioni tanto nel settore azionario quanto in quello obbligazionario.

A fronte di rendimenti negativi nei 12 mesi precedenti, occorre tuttavia tenere sempre presente che l’investimento pensionistico segue una logica di medio-lungo periodo, essendo concepito non come uno strumento per generare reddito nel giro di qualche mese, ma come una forma di valorizzazione del risparmio che accompagna l’aderente durante la vita lavorativa e dà i propri frutti al momento della pensione.

Nel medio-lungo periodo, infatti, le oscillazioni dei mercati si compensano e le fasi di ripresa vanno a bilanciare quelle di ribasso. In questo modo, l’investimento previdenziale mette a disposizione una rendita che, integrando la pensione di base, consente di mantenere una volta in pensione un tenore di vita analogo a quello goduto durante l’età lavorativa.

Lo spiega anche il Sole 24 Ore

In un articolo pubblicato lo scorso 21 gennaio su Plus24, il settimanale del Sole 24 Ore, un’importante società di consulenza nel settore finanziario ha rilasciato un’analisi proprio su questi temi, prendendo in esame il comparto Reddito (ma il discorso può essere applicato anche agli comparti).

Nel dettaglio: “Purtroppo è stato un anno finanziariamente complicato, in cui ha conseguito un rendimento negativo sia l’asset class azionaria sia quella obbligazionaria.”

Ma “i risultati negativi non devono destare preoccupazione nel singolo fondo, in quanto non si è trattato di una gestione inefficiente del fondo, bensì di risultati in linea con l’andamento del mercato. Allungando l’orizzonte a tre anni, la linea reddito ha reso un +3,35%, mentre il comparto di riferimento un +2,44%. I rendimenti risultano quindi in linea con il mercato. […] Le somme investite nei fondi pensione rispondono a una finalità previdenziale di lungo periodo”.

Costi ai minimi assoluti nella previdenza complementare

L’articolo aggiunge: “Per quanto riguarda i costi, Cometa è uno dei fondi pensione con le commissioni più basse. In genere, i fondi negoziali, essendo frutto di accordi collettivi, hanno costi più contenuti dei fondi aperti. Secondo i dati Covip, l’Indicatore Sintetico dei costi (Isc) medio, ipotizzando un orizzonte di investimento di 10 anni, per i fondi negoziali è pari allo 0,45%”.

Nel caso specifico, “il comparto reddito del fondo Cometa ha un Isc a 10 anni pari allo 0,17%, quindi si caratterizza per costi decisamente contenuti”.

Costi più bassi vuol dire anche pensione complementare più consistente per il futuro, perché “nel lungo periodo un’incidenza dei costi elevata può erodere in modo significativo le performance”. Cosa che in Cometa non accade.

Una pensione solida, che batte il TFR

Grazie all’orizzonte di lungo periodo, ai costi bassissimi e alla vantaggiosità fiscale, uniti a 25 anni di esperienza, alla professionalità dei gestori – tra le migliori società a livello mondiale – e a una nuova politica di investimento che proprio da quest’anno diventa operativa,Fondo Cometa ti offre l’opportunità concreta di ottenere rendimenti di lungo periodo importanti, e superiori alla rivalutazione del TFR, per integrare la tua pensione di base e costruire un futuro economicamente più solido e sereno.

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