I giovani quanto sanno di soldi e finanza?


Avere buone competenze finanziarie e previdenziali è molto importante per gestire le proprie risorse in modo consapevole, capire quello che accade intorno a noi e fare le giuste scelte per il presente e il futuro.

Il tema è centrale anche per noi di Cometa, come anche in altre occasioni abbiamo sottolineato.

Recentemente sono stati pubblicati i dati di un’importante ricerca dedicata alle giovani generazioni che vogliamo brevemente presentarti, come scenario.

Parliamo dell’indagine OCSE-PISA 2018 sull’alfabetizzazione finanziaria, che viene svolta a livello internazionale ogni tre anni per misurare il livello di abilità e competenze degli studenti di quindici anni ed è promossa dall’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.

L’Italia, con 476 punti, si colloca al di sotto della media dei Paesi industrializzati (505). Ai primi posti della “classifica” PISA 2018 ci sono l’Estonia con 547 punti, la Finlandia (537), il Canada (532), la Polonia e l’Australia.

Dai dati emerge, inoltre, che all’incirca uno studente italiano su cinque non ha le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e informate.

La ricerca nel complesso sottolinea che c’è ancora molta strada da fare su questo tema e che la situazione è sicuramente migliorabile: abilità e conoscenze economico-finanziarie sono molto importanti per affrontare la quotidianità e organizzare le risorse familiari e personali.

Dove si informano i ragazzi di oggi?

Genitori (94%), web (77%), docenti (50%) e amici (51%) sono, come indica la ricerca, le principali fonti di informazione finanziaria dei giovani.

E in Italia? Il 90% degli studenti si rivolge ai genitori, l’83% cerca in rete, il 44% ne parla coi docenti e il 41% con gli amici.

In casa, l’argomento più frequente sono i soldi per gli acquisti: ne parla almeno una volta al mese circa l’87% degli studenti, sia nell’OCSE sia in Italia.

Il meno trattato è invece quello delle notizie di economia e finanza, che vengono affrontate almeno una volta al mese dal 56% della media OCSE e dal 55% degli studenti in Italia.

Parole più e meno conosciute
 

Quanto al vocabolario, la parola più nota in assoluto ai giovani è “stipendio”: la conosce mediamente il 71% di loro nell’OCSE il 69% nel nostro Paese. Il termine meno noto a livello internazionale, invece, è “diversificazione”. Non così in Italia, dove a fare da fanalino di coda è l’“interesse composto”.

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