Arriva Iorp 2: che cosa significa per Cometa?


Probabilmente non ne hai ancora sentito parlare, ma dall’inizio di quest’anno è in vigore la direttiva (UE) 2016/2341 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2016 relativa alle attività e alla vigilanza degli enti pensionistici aziendali o professionali, sinteticamente indicata con l’acronimo IORP II (Institutions for Occupational Retirement Provision II).

Si tratta di un passaggio molto importante per il settore della previdenza complementare in Italia. Per questo vogliamo illustrarti di seguito le sue caratteristiche più rilevanti.

Il Fondo Cometa, che già soddisfaceva parte dei parametri introdotti dalla direttiva, sta avviando un percorso di adeguamento ai criteri richiesti. Ti informiamo fin da subito che non ti è richiesta nessuna azione: si tratta di un percorso che sta compiendo il Fondo per rendere ancora migliore la gestione delle tue risorse in ottemperanza alla direttiva IORP II.

La normativa ha un duplice obiettivo: da una parte, consolidare la governance e il controllo dei rischi ai quali è esposto il fondo pensione, dall’altra garantire una maggiore trasparenza e migliorare l’informativa verso gli aderenti.

Molte sono le novità. Tra le principali:

  1. I fondi pensione devono dotarsi di funzioni specifiche di gestione del rischio (con particolare riferimento ai rischi connessi agli investimenti) e di audit interno (per valutare l’adeguatezza e l’operatività del sistema di controllo interno del fondo);
  2. Nella fase pre-pensionamento, e successivamente su richiesta, ad ogni aderente sono fornite informazioni circa le opzioni di erogazione delle prestazioni pensionistiche;
  3. I fondi devono definire la politica di remunerazione di tutte le figure che impattano sul profilo di rischio del fondo stesso;
  4. Sono estesi i poteri della Covip, la commissione di vigilanza sui fondi pensione, perché possa esercitare un’attività di controllo ancora più efficace;
  5. Vengono rafforzate le attenzioni alle tematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) connesse alle politiche di investimento dei fondi.

Questa direttiva è inoltre un tassello rilevante verso lo sviluppo, da parte del legislatore comunitario, di un sistema europeo uniforme e armonizzato della previdenza complementare. Vengono infatti, tra l’altro, fornite disposizioni sull’attività transfrontaliera dei fondi pensione, per favorire la mobilità dei lavoratori tra i Paesi dell’Unione Europea.

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